Recensione di Elisabetta Bolondi
Autore: Crainz Guido
Titolo: Il dolore e l'esilio
Editore: Donzelli
Un libro piccolo ma incisivo e molto interessante perchè si occupa, senza rimozioni e senza reticenze, di un momento terribile della storia dell'Europa moderna, il periodo immediatamente successivo alla fine della seconda guerra mondiale, ricostruendo, soprattutto con citazioni di libri, diari, documenti che lascia parlare senza grandi sovrapposizioni, i mesi delle grandi migrazioni di popoli che venivano cacciati dalla loro terra, o che la riconquistavano dopo anni di sofferenze e soprusi. Il confine orientale dell'Italia, la contesa con la Iugoslavia di Tito, le foibe, e ancora polacchi, tedeschi, ucraini, cechi sono i protagonisti di storie drammatiche che ancora oggi hanno le loro tragiche ripercussioni.Crainz fa un tentativo di spiegare le ragioni lontane di tanto odio, il dolore di tanti popoli, la non condivisione di una storia per troppo tempo. Le nostre radici appaiono profondamente, temo indelebilmente divise. Libro duro, ma da leggere e da far leggere.

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